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                         La serie
                        dei Caffè
                        nasce alla fine degli anni Trenta a Parigi, in
                        concomitanza con le Maison Tellier, entrambe sorte dal contatto dell'artista con una
                        società e mondanità che prima d'allora non gli
                        appartenevano.
                        
                         
                        Sia che il dipinto ritragga una sola persona o un
                        affollarsi di figure, si tratta sempre di "tranches
                        de vie, lacerti di storie individue, piccoli racconti di
                        personaggi anonimi.(...) L'artista, come in diverse
                        altre occasioni, non vuole descrivere un angolo di caffè,
                        non intende ritrarre i personaggi addivenuti ad un
                        incontro, bensì attivare un discorso allegorico,
                        rappresentare un sentimento, uno stato d'animo
                        violentemente accentuato. Non si riscontra infatti in
                        Sassu alcuna vibrazione aerea perchè anzi, i personaggi
                        sono ancora colti in una fissità metafisica, ed il
                        colore non restituisce una sensazione visiva, bensì
                        struttura le forme caricandole in senso psicologico.
                        Sono gli atteggiamenti delle figure, i loro sguardi
                        straniti, la loro immobilità atemporale ad emergere
                        come struttura portante della narrazione sassiana".
                        (Bonini, 1984)
                        
                         
                        É interessante vedere come col passare degli anni,
                        nelle diverse rivisitazioni, cambi l'uso del colore, non
                        tanto a livello cromatico quanto alla stesura. In Le
                        Cafard poi, vi è un sapore espressionista e un
                        richiamo all'
                        Assenzio di Degas.
                        
                        
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